“Napoli come Edimburgo ed Avignone”, questo l’ambizioso progetto presentato dal Ministro dei Beni Culturali e Vicepresidente del Consiglio Francesco Rutelli, nel corso di un’affollata conferenza stampa nel corso della quale a Roma è sta presentata la prima edizione del Festival Internazionale del Teatro, che avrà luogo per i primi tre anni nel capoluogo campano. In realtà quella che inizierà il prossimo 10 ottobre non sarà una vera prima edizione ma, come recita il programma della manifestazione, il “prologo” di quanto andrà invece ad essere organizzato per giugno 2008.
Napoli si prepara all’evento con un gran dispendio di energie e mezzi: una cittadella del teatro sarà costruita all’interno del Porto, dove una speciale nave ancorata nei pressi ospiterà un vero e proprio ostello nel quale, ad un prezzo stracciatissimo, potranno alloggiare i giovani fruitori del festival.
Il programma del prologo, in realtà, prevede in gran parte una serie di spettacoli che saranno poi in scena in città nel corso della stagione alle porte, nei teatri Mercadante e Nuovo. Ma l’evento più atteso è senz’altro l’apertura, dopo circa trent’anni, del Teatro San Ferdinando, storica sala che fu di Eduardo De Filippo, e che, donata del figlio Luca al comune di Napoli,ospiterà, nel corso del Festival, uno stage su Shakespeare diretto dal regista Mario Martone.
La speranza è comunque quella che, al di là della programmazione un po’ affrettata dovuta ai tempi cortissimi con cui si è dovuta confrontare l’organizzazione del Festival, nelle prossime edizioni si lasci spazio a realtà non consuete alla programmazione teatrale, abbandonando per una volta i soliti nomi già abbondantemente ospitati da altri contenitori cittadini, quali Notti bianche, Piedigrotte e Estati a Napoli, e che soprattutto sia un Festival Internazionale davvero, perchè si possa realmente accpstare alle manifestazioni inglesi e francesi con cui aspira competere.
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